Data di pubblicazione: 24/11/2024
Progetto di Vita (PDV)
In Italia, il "Progetto di Vita" per le persone con disabilità è un elemento centrale delle politiche sociali, mirato a promuovere il benessere, l'inclusione sociale e l'autonomia degli individui con disabilità. Questo approccio è stato introdotto con la Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, che prevede la realizzazione di un "progetto individuale" per garantire la piena integrazione della persona nel contesto familiare e sociale, nonché nei percorsi scolastici e lavorativi.
Successivamente, la Legge n. 112 del 22 giugno 2016, nota come "Legge sul Dopo di Noi", ha rafforzato l'importanza del Progetto di Vita, focalizzandosi sull'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Questa legge promuove percorsi che favoriscono il benessere e l'autonomia, prevedendo misure di assistenza, cura e protezione per garantire una transizione graduale verso l'indipendenza.
A livello europeo, la Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, adottata dalla Commissione Europea il 3 marzo 2021, mira a garantire la piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale, in linea con i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Questa strategia enfatizza l'importanza di progetti personalizzati che promuovano l'inclusione e l'autonomia.
In Italia, diverse organizzazioni e associazioni, come l'Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali (ANFFAS), lavorano attivamente per promuovere e supportare la realizzazione di Progetti di Vita, offrendo servizi e consulenze per garantire che le persone con disabilità possano vivere una vita piena e inclusiva.
In sintesi, il Progetto di Vita rappresenta un approccio integrato e personalizzato volto a garantire alle persone con disabilità in Italia una partecipazione attiva e significativa nella società, promuovendo la loro autonomia e il rispetto dei loro diritti.
Nel 2024, l'Italia ha introdotto significative riforme nel campo della disabilità, culminate con l'approvazione del Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio 2024. Questo decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 maggio 2024, rappresenta un passo fondamentale nell'attuazione della Legge Delega n. 227 del 22 dicembre 2021, mirata a riformare le disposizioni in materia di disabilità.
Tra le principali innovazioni introdotte dal decreto, spicca l'implementazione del "Progetto di Vita" individuale, personalizzato e partecipato. Questo strumento è concepito per garantire alle persone con disabilità un percorso di vita dignitoso, basato sui loro desideri, aspettative e scelte, promuovendo l'inclusione sociale e la partecipazione attiva nei vari contesti di vita.
Il decreto prevede inoltre una semplificazione del sistema di accertamento dell'invalidità civile, eliminando le visite di rivedibilità e introducendo una valutazione multidimensionale della disabilità. Questo approccio mira a superare la frammentazione tra le prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali, offrendo un'assistenza più integrata e centrata sulla persona.
Per garantire una corretta attuazione del "Progetto di Vita", è stata pianificata una fase di formazione intensiva e capillare rivolta agli enti e alle categorie professionali coinvolte. La sperimentazione del nuovo modello è prevista a partire dal 1° gennaio 2025 in nove province italiane, con l'obiettivo di estendere successivamente l'applicazione su tutto il territorio nazionale.
Queste riforme segnano una svolta epocale nella presa in carico delle persone con disabilità in Italia, spostando l'attenzione dall'assistenzialismo alla valorizzazione delle competenze individuali e alla promozione dell'autodeterminazione. Come affermato dal Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, "il cambiamento è iniziato e indietro non si torna".